Amos Poe, allora enfant terrible del cinema americano, porge con questo film i suoi irrispettosi omaggi al Godard di À bout de souffle.
È la storia di Rico, un tizio che vive a New York nel '76 ma vive a Parigi durante la Nouvelle Vague. È un fotografo che crede di essere un gangster, un outsider che usa la camera come una pistola caricata con proiettili di pellicola. Rico è ovviamente anche un romantico, perché crede che i fotografi siano dei bugiardi. Quando si innamora, il delicato equilibrio sul quale ha costruito il suo mondo viene distrutto.