Jòsef, l’eroe del film, va in un sanatorio, dove sono ospitati i suoi genitori, sé stesso bambino, l'imperatore Francesco Giuseppe e altri personaggi. La porta allegorica all’entrata dell'edificio, segna l'ingresso nel mondo della fantasia, in una dimensione onirica e labirintica. In questo strano sanatorio il tempo si è fermato o, meglio, ha risalito il suo corso. Quì Jòsef esplora gli abissi della memoria, ricostruire alcuni avvenimenti passati e si ricorda di alcuni momenti della sua infanzia. Tratto da una serie di racconti dello scrittore polacco Bruno Schulz.