Lo psicologo Kris Kelvin viene incaricato di una missione sulla stazione orbitante intorno al pianeta Solaris. Prima di partire passa l’ultima giornata nella casa di campagna del padre al quale comunica i suoi dubbi sulla missione. Giunto alla base Kelvin apprende che il capo della missione, Gibarjan si è suicidato lasciandogli un videomessaggio per spiegargli i pericoli a cui sta per andare incontro. Sul pianeta Solaris sembra esistere un oceano pensante che emana radiazioni in grado di materializzare i ricordi e le ossessioni degli uomini. Fu pubblicizzato in Italia come "La risposta della cinematografia sovietica a 2001: Odissea nello spazio".