Mut

di Giulio Squillacciotti

Mut (montagna in bergamasco) è una giornata in alpeggio, allegoria di una stagione estiva nei pascoli di  montagna che si ripete da centinaia di anni. Attraverso lo sguardo di due giovani allevatori e dei loro genitori, la ciclicità della vita in montagna diventa ritratto universale del legame tra uomo e animale e di un rapporto familiare fatto di gesti, silenzi e affetti immersi nella natura.

 

Biografia del regista

Giulio Squillacciotti (Roma 1982) è un artista e regista. Il suo lavoro si basa sull’indagine di narrative possibili, la sofisticazione di eventi reali di matrice storico-antropologica e la maniera in cui le tradizioni prendono nuove forme cambiando contesto. Ha studiato Storia dell’Arte Medievale a Barcellona e a Roma per poi ottenere un master in Arti Visive presso lo IUAV di Venezia. È stato Fellow Resident presso la Jan Van Eyck Academie di Maastricht dove ha sviluppato un progetto sulla fine fittizia dell’Europa e la perdita dell’identità condivisa di un progetto politico. Ha di recente ricevuto i fondi MEDIA Creative Europe e Screen Ireland per lo sviluppo di un lungometraggio co-prodotto da Italia, Irlanda e Polonia.
Paese: Italia
Anno: 2025
Durata: 18’
Formato: 2K Video 1:1 - Stereo Sound
Genere: fiction
Fotografia: Giulio Squillacciotti
Montaggio: Stefano P. Testa
Con: Dario, Omar, Alessandro Mussetti e Francesca Cometti
Produzione: GAMeC - Galleria d’arte moderna e contemporanea di Bergamo (Sara Fumagalli, Valentina Gervasoni)
Produttore esecutivo: Andrea Zanoli