La vecchia madre di Giovanna d’Arco legge la richiesta che apre il processo di riabilitazione. Titoli di testa. Nel corso del film si alternano interrogatori in tribunale a scene nella cella di Giovanna: nessuna indicazione temporale, ma solo la successione dei capi d’accusa in sequenze brevi. Parallelamente gli uomini di chiesa (i giudici) e le autorità civili (il governatore inglese di Rouen) tramano i loro giochi di potere. Alla fine, sollecitata da alcuni consiglieri e cedendo alla paura di fronte ai preparativi del rogo, Jeanne abiura. Ma dopo essere stata vittima, nella sua cella, di un tentativo di stupro da parte di un inglese, si rimette i suoi abiti maschili. Per questo viene condannata a essere bruciata viva. Superato un primo momento di debolezza, muore in un grande slancio di fede. Premio Speciale della Giuria al 15º Festival di Cannes.