Icaros: A Vision

Icaros: A Vision

di Leonor Caraballo, Matteo Norzi

Alla ricerca di un miracolo, Angelina arriva in un centro di cura nella selva amazzonica peruviana, dove sciamani somministrano ayahuasca a un gruppo di psiconauti stranieri alla scoperta di trascendenza, empatia e i segreti dell’esistenza. Trasformata per sempre dalle esperienze con la leggendaria pianta psichedelica, Angelina forgia un legame con Arturo, giovane sciamano indigeno che sta perdendo la vista. Nei loro viaggi allucinogeni, insieme raggiungono un diverso senso del loro destino. Angelina impara ad accettare le sue paure, mentre Arturo si rende conto che sarà in grado di vedere nell’oscurità intonando i mitici canti curativi, gli icaros.

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Note di regia

Icaros: A Vision è un film sulla paura e la liberazione dalla paura; la paura della malattia e della morte, ma anche il timore di vivere la vita. È una storia sulla possibilità di superare queste paure – che è ciò per cui la pianta amazzonica ayahuasca è un efficace rimedio.
Incentrato sulle cerimonie notturne caratteristiche dei ritiri sciamanici, Icaros si rivela nella penombra, reimplicando il viaggio sciamanico. Il film mescola realtà e finzione. Ambientato in un centro di guarigione Icaros mette insieme veri sciamani e non-attori indigeni della comunità Shipibo, con attori professionisti nella parte dei turisti. Aspetti del film sono basati su vere esperienze della co-regista Leonor Caraballo. Diagnosticatole con un tumore terminale prima dell’inizio delle riprese, ha dedicato al progetto anima e corpo, tristemente spegnendosi prima di poter vedere l’opera finita. Il film è ispirato dalla convinzione che riconoscere il valore delle piante della sapienza indigena è l’unico modo per cambiare il futuro pregiudicato dell'Amazzonia, anch’essa un paziente in fin di vita. Si stima che nei prossimi 20 anni massicci appezzamenti saranno deforestati per produrre quantitativi di petrolio sufficienti a dissetare la domanda degli Stati Uniti solo per circa di due settimane.
Le donne e gli uomini che custodiscono la conoscenza sugli usi delle infinite piante medicinali faticano a trovare l’interesse per trasmettere queste pratiche alle nuove generazioni. Pertanto l’intenzione del film è porre attenzione sul lavoro la vita e la saviezza del popolo Shipibo.

La storia si svolge a Iquitos, la stessa città, dove Werner Herzog girò Fitzcarraldo più di 30 anni fa, e l’hotel Casa Fitzcarraldo ospita una scena chiave nel film. 

(Matteo Norzi)

 

Biografia dei registi

Leonor Caraballo ha lavorato come fotografa e video-artist tra Buenos Aires e New York,
vincendo importanti borse di studio tra cui il Latin American Guggenheim Fellowship, New
York Foundation for the Arts grant e una residenza presso l’Eyebeam Art and Technology
Center. I suoi video sperimentali sono stati mostrati a livello internazionale in luoghi come Tate Modern, Londra; MOMA/PS1, NY; Artists Space, NY; Yerba Buena Center for the
Arts, San Francisco. Icaros è il suo primo lungometraggio. Il suo interesse per l’Amazzonia
iniziò quando fu introdotta allo sciamanesimo e alla medicina delle piante, viaggiando in
Amazzonia e su e giù per il fiume Ucayali, sperimentando con vita, morte e pratica
artistica. Leonor è morta il 24 gennaio 2015 prima di completare il film.     

                                  
Matteo Norzi ,artista italiano, vive e lavora a New York. La sua pratica artistica esplorativa
l’ha portato attraverso innumerevoli avventure in viaggio per lungo sei continenti. La sua arte è stata supportata da importanti istituzioni, tra cui Art in General, NY; Headlands
Center for the Arts, CA; Artists Space, NY; Fondazione per le arti Spinola-Banna, Torino.
Come parte del duo collaborativo Isola&Norzi ha esposto a livello internazionale in sedi
come GAM, Torino; NMNM, Montecarlo; David Roberts Art Foundation, Londra;
Fondazione Bevilacqua La Masa, Venezia; Museion, Bolzano. Icaros segna il suo debutto come sceneggiatore e regista. Porta con sé anni di esperienza personale e approfondite ricerche sulla storia e le culture amazzoniche e attualmente svolge l’incarico di direttore esecutivo del Shipibo-Conibo Center di NY – progetto sperimentale di arte, cultura, politica e aldilà.

Paese: Perù, USA
Anno: 2016
Durata: 91'
Genere: fiction
Sceneggiatura: Leonor Caraballo, Matteo Norzi, Abou Farman
Fotografia: Ghasem Ebrahimian
Montaggio: Èlia Gasull Balada
Con: Ana Cecilia Stieglitz, Filippo Timi, Arturo Izquierdo, Guillermo Arévalo
Produzione: Abou Farman

Festival: Tribeca Film Festival, competizione internazionale 2016

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